venerdì 5 marzo 2010

Heinrich Laufenberg e Friedrich Wolffheim (2009), di NazionalBolscevismo

Heinrich Laufenberg (pseudonimo, Karl Erler; Colonia, 19 gennaio 1872 - Amburgo, 3 febbraio 1932) fu storico, giornalista e politico.
Studiò filosofia all'università di Rostock, laureandosi con una tesi dal titolo: Der historische Wert des Panegyricus des Bischofs Ennodius (Valore storico del Panegirico del Vescovo Ennodius, Celle 1902), dal 1902 fu membro del Partito Cattolico di Centro, oltre a collaborare con la rivista "Germania".
Dopo un lungo soggiorno in Inghilterra, durante il quale si dedicò allo studio di Marx ed Engels e della filosofia di Joseph Dietzgens, entrò a far parte nel 1904 dei socialdemocratici e, fino al 1907, fu assiduo collaboratore del "Düsseldorfer Volkszeitung", pubblicando svariati scritti anticlericali. Si recò quindi ad Amburgo, dove, su raccomandazione di Franz Mehring, prestò attività come storico di partito. Nel 1911 completò il primo tomo della sua Storia del movimento operaio ad Amburgo, Altona e dintorni, mentre il secondo dovette essere concluso soltanto vent'anni dopo, a poca distanza dalla sua morte. Fu inoltre a capo della scuola di partito di Amburgo della SPD.
Nel 1912, a causa delle sue vedute di tipo radicale, Laufenberg fu sollevato dai suoi incarichi. Allo scoppio della Prima guerra mondiale faceva parte di quell'ala della socialdemocrazia, che si era scagliata in massa contro i crediti di guerra. Dal 1914 collaborò assiduamente con Fritz Wolffheim, coniugando idee politicamente sovietico-comuniste, ma al tempo stesso sindacalistiche.
Furono in particolare le pubblicazioni di Anton Pannekoek (1873-1960), che scriveva sotto lo pseudonimo di Karl Horner, e di Herman Gorter (1864-1927) ad introdurre l'idea sovietico-comunista all'interno della socialdemocrazia tedesca. A tal proposito, già dal 1912 Fritz Wolffheim era in contatto con l'Industrial Workers of the World (IWW), fondata a Chicago il 27 giugno 1905.
Insieme, Laufenberg e Wolffheim pubblicarono nell'agosto 1914 il loro testo programmatico Imperialismus und Demokratie. Ein Wort zum Weltkrieg (Imperialismo e democrazia. Commenti sulla Prima guerra mondiale), che si scagliava contro la Burgfriedenspolitik della socialdemocrazia, la quale si era proposta di rinunciare, per tutta la durata della guerra, a qualsiasi scontro con gli altri partiti e ad agitazioni contro il Governo. Dal 1916 ci furono stretti contatti con Johann Knief, a Brema, dove pubblicava la rivista "Arbeiterpolitik" ("Politica operaia"). Contemporaneamente, ad Amburgo, Laufenberg e Wolffheim pubblicarono "Der Kampf" ("La lotta").
Durante la Rivoluzione tedesca, il 12 novembre 1918, Laufenberg fu eletto, con Wilhelm Heise, presidente del Consiglio Operaio e Militare per la zona di Gross-Hamburg. Si ritirò dalla carica il 20 gennaio 1919.
Dal 16 al 20 dicembre 1918 partecipò al primo Congresso dei Consigli Operai e Militari a Berlino, dove la metà dei rappresentanti votò a favore di un'Assemblea Nazionale, rifiutando di fatto il sistema dei Consigli. A tale congresso la SPD (MSPD, Partito Socialdemocratico di Maggioranza), con 296 rappresentanti, riportò una netta maggioranza. La USPD, Partito Socialdemocratico Indipendente, raccolse 96 rappresentanti.

Friedrich "Fritz" Wolffheim (Berlino, 30 ottobre 1888 - Lager di Ravensbrück, 17 marzo 1942), politico comunista.
Proveniente da una famiglia benestante di commercianti ebrei, Wolffheim studiò da commesso di negozio (ragioniere) e dal 1909 fu membro del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), per il quale scrisse su vari quotidiani.
Dal 1910 al 1913 fu a San Francisco, dove come membro del Socialist Party of America fu redattore del "Vorwärts der Pacific-Küste" ("L'avanguardia della Costa Pacifica"), una pubblicazione dell'Unione dei Sindacati cui egli apparteneva, l'Industrial Workers of the World (IWW), fondata il 27 giugno 1905 a Chicago. Nel 1913 si stabilì ad Amburgo, dove dall'inizio della guerra, nel 1914, iniziarono a radunarsi intorno a lui e ad Heinrich Laufenberg gli oppositori della politica di tregua nella lotta parlamentare della SPD. Insieme, con l'appoggio della sinistra radicale di Brema, pubblicarono il quotidiano "Der Kampf" e fra il 1915 e il 1918 furono più volte arrestati per attività anti-bellica. Nel 1918 Wolffheim fu tra i capi del Consiglio degli Operai e dei Soldati ad Amburgo, ma a causa di una malattia nervosa, da metà novembre di quell'anno fino al maggio successivo, dovette ricoverarsi in una casa di cura.
Nel 1919 passò alla KPD(S), dove accanto a Laufenberg e a Otto Rühle, fu uno dei maggiori portavoce dell'ala antiparlamentare della sinistra. Nell'ottobre dello stesso anno lui e Laufenberg furono espulsi dalla KPD, a causa delle lamentele del sindacalismo, ma furono tuttavia rappresentanti di un unionismo che riteneva necessari l'esistenza in parallelo di un'organizzazione di lotta economica come base di massa, e di un partito attivo prevalentemente dal punto di vista teorico e propagandistico. Tale concetto ebbe il consenso del movimento comunista sovietico quasi fino al 1922, ma fu in seguito abbandonato dalla maggioranza, a favore di un'organizzazione unitaria.
Dopo l’esclusione dalla KPD Wolffheim fondò con Laufenberg il Kommunistische Partei Hamburg - Sektion der IWW (KPH/IWW) (Partito Comunista di Amburgo - Sezione dell'IWW) e si occupò inoltre della fondazione dell'Allgemeine Arbeiterunion (AAU, Unione Generale dei Lavoratori). Nell’aprile 1920 la KPH fu assorbita dalla KAPD, dove Wolffheim e Laufenberg fecero parte della cosiddetta ala nazional-bolscevica e pochi mesi dopo, in agosto, furono spinti da Arthur Goldstein a lasciare il partito, a causa di idee di tipo borghese-nazionalista. Alla base di tale contrasto vi fu fra l'altro la fondazione della Libera Unione per lo Studio del Comunismo Tedesco, in cui Wolffheim e Laufenberg cercarono di trasmettere alla media borghesia un comune interesse ad un orientamento della Germania verso la Russia sovietica, sotto l'influenza del Trattato di Versailles. La Lega dei Comunisti, fondata da entrambi dopo l'uscita dalla KAPD, fu guidata da Wolffheim fino al 1925, ma sfociò ben presto nel settarismo. Dopo la separazione da Laufenberg, nel 1922, Wolffheim aveva tentato più volte fra il 1925 e il 1929 di rientrare nella KPD, che iniziò ad assumere in breve tempo chiare connotazioni nazional-bolsceviche, sotto l'influsso di un celebre discorso (Schlageter-Rede) di Karl Radek, che criticava energicamente le posizioni di Wolffheim e Laufenberg che avevano fino ad allora caratterizzato il nazional-bolscevismo. A differenza di Laufenberg, Wolffheim con la sua ideologia si allontanò sempre più dal marxismo, a favore di concezioni di tipo popolar-nazionalistico, che lo portarono nel 1933 ad approdare al GSRN (Gruppo dei Nazionalisti Socialrivoluzionari) di Karl Otto Paetel.
Alla fine del 1936 Wolffheim fu arrestato e morì nel 1942 nel lager di Ravensbrück.

(tratto dal blog "NazionalBolscevismo", http://nazbol.splinder.com/archive/2009-02)

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