mercoledì 10 febbraio 2010

La vittoria del marxismo (1920), di Hermann Gorter

Il proletariato si trova ad una svolta della sua storia, in un periodo di transizione definitiva. L'epoca dell'evoluzione, dello sviluppo relativamente pacifico è terminata. L'epoca della rivoluzione, l'epoca della sostituzione del capitalismo con il comunismo è giunta. Nel periodo di sviluppo del proletariato industriale si distinguono tre fasi.
Durante la prima il socialismo appare come Utopia.
Durante la seconda il socialismo passa dall'Utopia alla Scienza.
Nella terza fase, nella quale noi viviamo attualmente, esso si evolve dalla scienza alla Realtà (diventa Movimento Reale) e incomincia l'azione.
Marx fu il creatore del secondo periodo che segna il passaggio dalla Utopia alla Scienza, durante il quale, egli stesso e la sua dottrina incontrarono violenta opposizione da tre parti; da parte della borghesia, da parte degli anarchici e da parte degli opportunisti, (revisionisti e riformisti). La borghesia constatò soprattutto la concentrazione del capitale, l'impoverimento dei lavoratori, la lotta di classe e il materialismo storico. Gli anarchici negarono la necessità dell'impiego della potenza dello stato come mezzo rivoluzionario così come la necessità della centralizzazione del proletariato. Marx volle impiegare la potenza dello stato per la rivoluzione, mentre gli anarchici volevano sopprimere questa potenza nell'indomani di essa. Gli opportunisti combattevano prima di tutto la teoria marxista della rivoluzione violenta. Essi la sostituivano con una teoria di evoluzione progressiva del capitalismo al socialismo. I tre gruppi avversari di Marx hanno riempito tre biblioteche intere dei loro scritti. Ma ora, nel 1917, '18, '19, tutti questi avversari di Marx sono smentiti dai fatti della storia e dagli atti degli uomini stessi. Le biblioteche non hanno più che un significato storico. La guerra mondiale e la rivoluzione russa e tedesca, la rivoluzione mondiale hanno dimostrato in una maniera decisiva la verità di tutte le teorie di Karl Marx. La concentrazione del Capitale, già considerevole prima della guerra, e aumentata smisuratamente per la guerra. Il trust, il monopolio, il capitale bancario dominano il mondo intero. I governi imperialisti non sono che dei fantocci nelle mani del capitale concentrato. L'impoverimento delle masse si estende al mondo intero. Milioni di proletari sono stati abbattuti, sono stati fatti milioni di orfani e di vedove, milioni di disoccupati. L'impoverimento non è soltanto sociale, ma fisiologico e biologico. Che vi sia una lotta di classe questo è indiscutibile ora che una parte del proletariato ha trionfato nella lotta e ha schiacciato la borghesia. E come prova decisiva del materialismo storico: la rivoluzione per l'abbattimento del capitalismo e l'instaurazione del socialismo è sbocciata dal conflitto tra le forze produttive capitaliste e i rapporti di produzione o di proprietà capitalista.
Nella rivoluzione russa lo Stato, nelle mani del proletariato, è apparso in una maniera evidente, il mezzo necessario per l'abbattimento del capitalismo. La centralizzazione delle forze economiche e politiche nelle mani del proletariato centralizzato si è mostrata il solo mezzo di edificare il comunismo. La rivoluzione violenta, e non l'evoluzione, si è mostrata in Russia, come in Germania ed Ungheria, il solo mezzo di reprimere e sottomettere la borghesia e di annientare il capitalismo.
Tutte queste questioni, non sono più questioni. Esse sono tutte risolute nella realtà. L'insegnamento di Marx ha vinto teoricamente, e gli opportunisti e gli anarchici e la borghesia. In rapporto con la politica che essi prendono di fronte al marxismo trionfante, nessuno dei partiti che volevano condurre la classe lavoratrice al comunismo ha raggiunto questo fine. Le tendenze anarchiche, pseudo-marxiste (Kautsky e consorti) hanno fatto fallimento tanto quanto le tendenze socialdemocratiche. I loro adepti sono diventati traditori del socialismo o non hanno trovato la via che conduce ad esso.
La guerra mondiale e la rivoluzione che essa ha generato hanno mostrato in una maniera evidente che non vi è che una sola tendenza nel movimento operaio che mena realmente i lavoratori al comunismo. Solo l'estrema sinistra dei partiti social-democratici, le frazioni marxiste, il partito di Lenin in Russia, di Bela Kun in Ungheria, di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht in Germania hanno trovato il buono ed unico cammino. La tendenza che ha avuto sempre per fine l'abbattimento del capitalismo colla violenza. La tendenza che all'epoca dell'evoluzione, dello sviluppo pacifico faceva uso della lotta politica e dell'azione parlamentare per la propaganda rivoluzionaria e per l'organizzazione del proletariato. La tendenza che ora fa uso della forza dello Stato per la rivoluzione. LA medesima tendenza che ora ha anche trovato il mezzo di spezzare lo stato capitalista e di trasformarlo, in stato socialista, il mezzo per cui si costruisce il comunismo: i Consigli Operai, che richiudono in se stessi tutte le forze politiche ed economiche.
La tendenza che infine ha scoperto ciò che la classe operaia ignorava fino ad ora e che ora è stabilito per sempre: l'organizzazione per la quale il proletariato può vincere e sostituire il capitalismo.

Da: "Il Soviet", 8-8-1920.

(tratto da Enzo Rutigliano, op. cit., pp. 93-95)

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